M. Elisabetta aveva ben compreso che l’educazione civile, morale e religiosa dei giovani e in modo tutto particolare della donna, è di massima importanza per il costituirsi di famiglie veramente cristiane, per cui era sempre attenta a cogliere e a mandare ad effetto quanto occorreva alla realizzazione di questo fine.

A Coriano vi erano quattro scuole con 8 Maestre e 47 alunne.

Approfondimento

Si legge nel Prospetto della struttura scolastica del conservatorio di Coriano del 7 Febbraio 1848 (Positio p.327): Le scuole di questo pio Conservatorio sono N. 4 Classi N. 5

  • Educandato ove s’insegna il vivere cristiano e civile, leggere, scrivere, far di conti, ed ogni sorta di lavoro. Pagano queste una scarsa dozena di scudi 30 all’anno, di sei mesi in sei mesi anticipati. Le educande sono tutte nella prima classe e sono N.5. Leggono l’Ufficio.
  • Scuola parziale per quelle che bramano stare separate dalle altre scolare della pubblica scuola. Pagano queste paoli tre al mese.Nella scuola parziale leggono la Via del Paradiso e sono comprese nella 2 classe. N. 3
  • Scuola dei telari ove si apprende a tessere tutte le sorte di opere. Queste tirano la mercede secondo la loro abilità, ed a queste pure si insegna il vivere cristiano e il leggere. Quelle del telaro vanno a leggere nella scuola pubblica e sono N. 5
  • Scuola ove intervengono tutte le altre alle quali s’insegna leggere e lavorare a tutte secondo la loro capacità e condizione e scrivere a qualcheduna. Nella scuola pubblica si comprendono tutte le 5 classi.

Nella prima ove leggono l’Ufficio sono N.9
Nella seconda leggono la Via del Paradiso e sono N.5
Nella terza leggono le Favole Morali dell’Abbecedario e sono N.9
Nella quarta leggono le stanghette e sono N.12
Nella quinta leggono la S.Croce e sono N.10 

Dopo appena un anno che aveva preso la direzione di Coriano, nel 1829 accetta una nuova opera a Sogliano.

Quantunque si trattasse di un Istituto nato in un piccolo paese, il fine che esso perseguiva era tale da suscitare l’interesse esterno per beneficiarne a servizio delle impellenti necessità apostoliche dei fedeli. La sensibilità della Madre fu tale da non sottrarvisi, sforzandosi di andare incontro nel massimo possibile a tante necessità. 

A partire dal 1840, furono aperte cinque case che vennero ad aggiungersi a quelle già operanti di Coriano e di Sogliano. Di queste sette case, tutte in Romagna, cinque si trovano nella diocesi di Rimini e due nella diocesi di Faenza.

  • Il 16 ottobre 1840: Roncofreddo.
  • Nel 1851 arrivarono a Faenza, ma ne partirono nel 1859 per il mutamento della situazione politica.
  • Nel 1852 a Cotignola, dove rimasero appena un anno.
  • Il 19 Novembre 1851: Savignano, Merlara.
  • Nel marzo 1856 aprirono una casa a Mondaino.